mercoledì 28 settembre 2016

Fumetti Perduti - parte 1

Rieccomi qua a scrivere sul mio fedele blog di bordo, questa volta tornando a mettere nuovi disegni legati ad una ricerca che sto facendo in questo periodo!

Una volta, quando ero bimbo, in edicola si potevano trovare tanti fumetti per noi più piccoli, dove la scelta era davvero diversificata; non esistevano solo storie di Walt Disney, ma molte pubblicazioni che presentavano personaggi spesso creati da autori unicamente italiani, alcuni con testate autonome e altri all'interno di riviste dedicate al mondo dell'infanzia.

Ho cercando quindi, recuperando sia con la memoria che con i vecchi numeri cartacei che ancora conservo, alcuni di quei personaggi che mi hanno accompagnato in quel periodo così bello da un punto di vista di ricchezza di scelta, per noi bambini degli anni 80, rivestendoli di una grafica più moderna senza stravolgerne troppo lo spirito.

Un esercizio di stile che ha come soggetti i personaggi, per molti forse dimenticati, di grandi autori, che ora non trovano più spazio in nessuna pubblicazione attuale... magari a qualcuno più giovane può venire la curiosità di recuperare queste perle del passato! :)



                    
           

TOM-TOM: Inizio con uno dei più rari di tutti, Tom-Tom, fumetto a puntate apparso per un certo periodo sulle pagine della rivista "Più"; creato dalla matita dal prolifico fumettista Leone Cimpellin, creatore di numerosissimi personaggi (veramente troppi) che dell'epoca erano presenti in ogni dove, comprese i suoi adattamenti a fumetti di cartoni animati (spesso giapponesi), questo  è di sicuro uno di quelli che si è perso nel limbo, nato e morto sulla rivista su cui era stato pubblicato.

La storia per quel che posso ricordare, si allineava molto agli standard dell'epoca, cioè i buoni in perenne lotta contro i cattivi:  Tom Tom, un giovane esploratore/combattente spaziale accompagnato da una stangona bionda scosciatissima di nome Liz, da un professore/inventore chiamato Ein Zwai ed il suo cane, tutti a bordo di una astronave dalla non troppo velata somiglianza ad un provolone arancine con le antenne e le ruote, vaga nello spazio cercando di fermare ogni malefatta compiuta dal cattivone Occhio di Pece, "padrone della galassia", alle cui dipendenze lavora il suo scagnozzo Xof e un nutrito esercito di robot volanti....e basta, le storia era questa!

Per me che lo leggevo all'età di 5/6 anni era davvero divertente, uno dei tanti eroi che popolavano quel mondo di eroi senza macchia e zone d'ombra. L'ho disegnato seguendo puramente il mio stile, senza ricerche particolari...come disegno io, il punto di partenza!

PS. è talmente difficile trovare notizie di questo personaggio in rete che ho il sospetto di essere l'unico fin'ora ad averlo ridisegnato da allora! :-O


                            


GIPSY: Uno dei miei maestri assoluti del mondo del fumetto è stato senza ombra di dubbio Carlo Peroni!!! Nella mi fanciullezza la sua rivista SLURP! interamente scritta e disegnata a mano ha influenzato per anni ogni mia creazione. La sua conoscenza però la feci sulle pagine della rivista Più, la stessa dove apparivano le storie del suddetto Tom-Tom, e nella quale anche lui come autore dava il contributo inventando numerosi personaggi.

Gipsy era uno di questi, una ragazzina (Gipsy appunto) che chiese al padre elettrotecnico di costruirle un computerino portatile a transistor. Impaziente di avercelo per le mani, la ragazzina entrò nello studio del padre mentre quello dormiva e decise di finirlo di costruire da sola. La mattina dopo il computer non solo funzionava ma parlava ed era dotato di una coscienza propria!
In ogni storia quindi succedevano cose diverse, dall'assurdo al demenziale, tutto ruotando intorno ai concittadini di Collefiorito, il paese di Gipsy e di suo padre Amilcare.

Quello che ricordo con maggiore affatto di questo fumetto, le cui storie erano molto brevi e facilmente risolutive, era quel senso di provincia italiana semplice e genuina che esisteva in quel periodo, mooolto prima dell'avvento della tecnologia moderna, vista a quei tempi come elemento ancora fantastico. E quindi il barbiere, il barista, il postino del paese e la bella maestra del paese erano i comprimari di queste buffe avventure.

Ho cercato di ridisegnare Gipsy e alcuni protagonisti delle sue storie in chiave cartoon moderna, con una linea decisamente caricaturale ma secondo me azzeccata per questi personaggi... in onore a Carlo Peroni Perogatt! :)



SANSONE: o Marmaduke in lingua originale, era un fumetto solitamente a strisce o a vignette di un autore americano di nome Brad Anderson. Qui in Italia compariva nelle pagine (udite udite) di Topolino, negli anni 70, insieme al gatto Isidoro (personaggio più massicciamente promosso, soprattutto nel merchandise per la scuola degli anni 80), mettendoli nella rubrica dei giochi di enigmistica.
La scenette riguardavano questa famiglia impegnata a contenere i danni provocati dal loro alano di nome Sansone, casinista involontario vista la sua mole ingombrante e goffa.
Mi ricordo che mi faceva parecchio ridere da piccolo, ho un bel ricordo di quel periodo :) Ho cercato di rendere il disegno con uno stile simile a quello dell' originale, che era solitamente in bianco e nero tratteggiato da una linea molto dinamica e sinuosa.



ORSON: rimanendo sempre tra gli autori d'oltreoceano, c'era questo fumetto creato da Jim Davis che compariva sulle pagine della rivista dedicata al suo personaggio più famoso, Garfield. 

U.S.Acres era il titolo originale, mentre qui in Italia veniva chiamato Orson, come le protagonista principale di queste strisce umoristiche, cioè una maialina rimasta sola (venduta dal fattore).
 La sua banda, caratterizzata da personaggi completamente folli, animavano la vita di una fattoria tipica americana: c'era il gallo edonista Roy, il papero paranoico Wade, le due pecorelle Lanoline e Bo, la prima permalosa e violenta e il secondo completamente deficiente, il pulcino Booker ossessionato dalla cattura del verme ed infine Sheldon, l'uovo filosofo mai sgusciato.

Le battute e le scenette erano molto veloci e semplici da capire, con una ironia quasi mai sottile che per l'età che avevo quando lo leggevo, verso la fine degli anni 80, mi faceva letteralmente sbellicare!... Non credo che venga più pubblicato da allora, almeno qua in suolo italico...

Ho fatto il mio omaggio disegnando i personaggi con uno stile più graffiato e leggiadro, adattandoli allo stile scanzonato dei quelle storie, un 'alternativa all'ottimo tratto di Jim Davis!



   

RE DI PICCHE: Tornando in Italia, non posso non rendere omaggio ad altri due autori di scuola ligure, tra l'altro la mia! Il primo è Luciano Bottaro, creatore di numerosi fumetti di genere umoristico con immaginari e scenografie spesso surreali molto affascinanti. Ai tempi in cui leggevo le sue storie rimanevo sempre a bocca aperta per l'enorme fantasia che sprigionavano le tavola dei suoi fumetti.

Re di Picche è uno di quei personaggi che mi è rimasto nel cuore, visto che è un antieroe per antonomasia; non era il buono della storia ma il cattivo, geloso, arrogante, sopraffattore rispetto agli altri regnanti vicini. L'ispirazione era quella dei personaggi del classico gioco delle carte, dove il Re di Cuori era l'obiettivo da abbattere, la completa antitesi del protagonista, buono, altruista e sempre allegro. Chi era più cattivo del Re di Picche? Solo la sua regina, sempre pronta a manganellarlo col mattarello quando non esaudiva i suoi desideri!

Qui ho voluto disegnare con un tratto decisamente più moderno, in linea con le produzioni a cartoni animati simili a quelli che si vedono su Cartoon Network solitamente... spero piaccia! Sennò mazzate! :P





TORE SCOCCIA: il secondo autore a cui voglio rendere omaggio è Giorgio Rebuffi, conosciuto soprattutto per aver inventato Tiramolla, il suo personaggio più celebre. 
Anche lui un grande inventore di storie e di personaggi, con una spiccata vena per l'assurdo.

Tra queste sue creazioni, una che ricordo con ammirazione, che ho scoperto un po più tardi rispetto alla sua pubblicazione degli anni sessanta, è Tore Soccia (e ci avevo messo un po a capire che letto con il cognome davanti diventava "scocciatore" lo ammetto) un commesso viaggiatore intergalattico, che girava per i pianeti dello spazio vendendo oggetti di ogni tipo, a nome dell' azienda di cui era dipendente, la Brambilla & Parodi.
Accompagnato da un fedele robot-campionario dalla cui panciona veniva fuori tutti la più impensabile merce in vendita, le storie di questo personaggio, secondo me, a volte facevano proprio un baffo rispetto a quelle disneyane dell'epoca!

Tra l'altro un must era la sede della sua azienda: a Breccanecca, in provincia di Cogorno, tutti e due paesini che esistono realmente qui nell'entroterra di levante in Liguria, diventati nel fumetto grandi metropoli del futuro!

Lo stile che ho adottato per questo personaggio è il classico bianco e nero "bonelliano", offrendo una versione potenzialmente realistica ad un fumetto che tra i più assurdi non si può!








2 commenti:

  1. Ciao, ricordo altri dettagli di Tomtom, l'astronave si chiamava Asdrubale... E il cagnolino Nespola che quando fiutava una traccia cinguettava e svolazzava come un uccellino. Ricordo molte belle serie pubblicate all'interno della rivista Più (Editoriale Domus), ad esempio Tarao del grande fumettista Marcello.

    RispondiElimina
  2. Ciao, la mia tata aveva un libricino di Tore Scoccia, non so quante volte l'ho letto dalla fine degli anni ottanta in poi, sempre lo stesso ed ho ancora in mente le immagini...Un tuffo al cuore.

    RispondiElimina